Test e Psicodiagnostica

La valutazione psicodiagnostica rappresenta la prima parte di un percorso psicologico in quanto risulta essenziale per raccogliere informazioni, esaminare l'eventuale presenza di sintomi o disturbi psicopatologici, comprendere il funzionamento di personalità, organizzare e condividere il piano di intervento con la persona al fine di impostare insieme gli obiettivi che si vuole raggiungere.

In questo modo la fase di valutazione permette a colui che si rivolge allo psicologo di divenire più consapevole del suo problema, degli strumenti migliori per affrontarlo e di quali sono i tempi e i costi presunti del percorso stesso.

In un contesto clinico la diagnosi serve quindi a proporre un progetto che risponda alle esigenze e caratteristiche del paziente.

Gli strumenti utilizzati a tal fine sono il colloquio psicologico e i test validati scientificamente. Durante il colloquio lo psicologo cerca di raccogliere la storia del problema e la storia di vita per individuare i fattori intrapsichici, relazionali, familiari e biologici che possono aver causato il disturbo riportato dalla persona. I test psicologici, che possono essere interviste o questionari auto-somministrati, integrano le informazioni ricavate durante il colloquio e permettono in tempi brevi di verificare le osservazioni cliniche.

La somministrazione di tali strumenti richiede in genere 3-4 sedute, a cui segue una seduta di restituzione in cui vengono appunto condivise le informazioni e individuati in accordo con la persona gli scopi dell'intervento.

Può essere anche richiesta la sola valutazione psicodiagnostica, senza necessariamente proseguire con il percorso psicologico, ad esempio nel caso in cui la persona abbia il desiderio di approfondire i propri aspetti personologici.